Trekking sul Cammino di San Nilo
CampaniaDifficoltà percorso:Cosa ti aspetta?
Nel cuore dell’entroterra lucano, al confine con la Campania, è custodito uno scrigno naturale ricco di storia, tradizioni e spiritualità: il Cilento, che con i suoi sapori inconfondibili farà da sfondo a questo insolito Cammino che ricalca le orme di San Nilo da Rossano. Sarà questa un’ottima occasione per ripercorrere quegli antichi sentieri attraverso i quali monaci italo-greci hanno lasciato delle importantissime testimonianze storico artistiche.
- Le incantevoli cascate Capelli di Venere
- Oasi Wwf Grotte del Bussento: uno scrigno naturale
- Il gusto inconfondibile del pane di Casaletto
- L’Abbazia di Santa Cecilia e la sua mistica
- Il Monte Gelbison: una terrazza sul Cilento
- Tra storia e tradizioni: il Parco Nazionale del Cilento
- Gli inimitabili fagioli bianchi della regina
- La dieta mediterranea e i suoi sapori antichi
Itinerario
Benvenuti a Sapri
Benvenuti a Sapri: crocevia di popoli, culture e tradizioni. Alle nostra spalle il Golfo di Policastro che con le sue alture ricche di natura rigogliosa offre generosamente un panorama unico alle insenature che lo abbracciano. Di fronte a noi invece, il Cammino di San Nilo. Preparate gli scarponi, si parte per un’avventura cullati dolcemente dal Parco Nazionale del Cilento.
Da Oasi di Venere a Morigerati
13 km, +242m, -357m
Dopo una gustosa colazione a base di prodotti locali, siamo pronti per dare il via a questo incredibile Cammino. Attraverso un transfer privato raggiungeremo le incantevoli cascate Capelli di Venere, dal nome di un particolare tipo di felce che qui cresce rigoglioso: uno scrigno di pace e natura, finemente disegnata dal corso dell’acqua del Rio Bussentino.
La prima tappa è una delle più spettacolari del Cammino. Attraverso suggestivi scorci infatti, costeggeremo l’antico abitato di Casaletto Spartano, dove consigliamo di assaporare delle specialità del luogo come il pane casereccio, accompagnato magari dal prosciutto cotto locale. In questo antico borgo le famiglie allevano ancora una particolare specie di suino che si nutre prevalentemente di ghiande, così come la tradizione insegna. Per poi raggiungere Morigerati, noto per l’Oasi Wwf Grotte del Bussento che custodisce al suo interno uno spettacolare fenomeno carsico, oltre ad alcuni esemplari di specie protette. Siamo finalmente nel cuore del Parco del Cilento, qui si respira la storia di questa terra di cui gli artigiani e i contadini locali ne sono i custodi. In testimonianza di questo legame forte esistenze tra gli abitanti di Morigerati e l’ambiente circostanza, consigliamo una visita all’interno del Museo Etnografico, nell’ex Convento di Sant’Anna.
Da Morigerati a Caselle in Pittari
10km, +571m, -346m
La seconda tappa ci accompagnerà sempre di più nel vivo della storia millenaria di questi luoghi incastonati nella natura. Una dolce seppur breve discesa ci permette di lasciarci alle spalle l’oasi Grotte del Bussentino prima di risalire verso il suggestivo e spettacolare Monte Pittari: da qui è possibile godere di una vista privilegiata su tutta la Valle, con la visita al suggestivo Eremo di San Michele a far da cornice ad una giornata in cammino fantastica. Incastonato nella roccia infatti, il Santuario è costituito da due distinte grotte poste sulla parete rocciosa del Monte. Ma le sorprese per oggi non sono finte qui, l’arrivo a Caselle in Pittari ci regala un borgo dalle antiche tradizioni artigiane come dimostra l’affetto dei casellesi per il Palio del Grano, un evento attesissimo nel quale i saperi tradizionali diventano occasione di confronto, riaffermandosi con orgoglio all’interno della comunità Ma la particolarità di Caselle è la presenza del secondo fiume sotterraneo d’Italia che si riversa insieme all’omonimo fiume nell’Inghiottitoio del Bussento, dando vita ad un sistema di grotte e cavità carsiche che ogni anno raccoglie centinaia di appassionati provenienti da ogni parte del mondo.
Da Caselle in Pittari a Rofrano
17km, +540m, -532m
Quest'oggi ripercorreremo quasi interamente il tragitto che gli antichi pellegrini seguivano per raggiungere il Monte Sacro: il Monte Gelbison. Questa frazione è tra le più lunghe ma allo stesso tempo affascinanti e suggestive dell’intero percorso. Dalle cime della Montagna Sacra, attraversata la fitta e incantevole vegetazione, è possibile intravedere l’imponente profilo di Stromboli che svetta dall’arcipelago delle Isole Eolie, per accompagnare poi l'osservatore ad un panorama che spazia a 360° da nord a sud. Grandi distese di campi di grano ci introducono a Rofrano anticipandoci molto della tradizione che si respira da queste parti, qui infatti la produzione del pane è un rito sacro che è rimasto tale col passare degli anni. Il panificio La Spiga D’Oro ancora oggi produce un delicato pane casereccio finemente cotto a legna.
Da Rofrano a Montano Antilla
12 km, +579m, - 311m
Tappa che ci conduce nel basso Cilento, qui vi consigliamo di assaporare con lentezza la bellezza delle coltivazioni sparse che raccontano le origini rurali di questi territori. Come i castagni che colorano e profumano le campagne in autunno. Arrivando a Montano Antilla non potrete fare a meno di notare i fagioli bianchi della regina che seccano al sole. Questa particolare legume, coltivato secondo un rigido disciplinare si contraddistingue per la particolare forma rotonda e il colore bianco. Gustarli insieme ad un gustoso accompagnamento è davvero un ottimo modo per riposare e recuperare le energie in vista delle prossime giornate. Pernottamento nella suggestiva Montano Antilla.
Da Montano Antilia a San Nazario
15km, +300m, -624m
La frazione odierna si conclude alle pendici dell’antico luogo dove sorse il monastero di San Nazario, in cui San Nilo da Rossano fu accolto per ricevere il rito sacro della tonsura.
Completamente immersi nella rigogliosa macchia mediterranea attraverseremo solo due abitati, ma dalle suggestive tradizioni e luoghi di culto, antiche testimonianze di un passato ancora poco conosciuto. Come l’Abbazia di Santa Cecilia Eremita, facente parte di un antico raggruppamento di antichi monasteri italo-greci. Si racconta che proprio in questo luogo, risalente al 1022 circa, i monaci curassero chi ne avesse bisogno attraverso le erbe spontanee di cui avevano una profonda conoscenza.
Questo passaggio oltre a segnare la parte finale della settima tappa, rappresenta il momento più spirituale del percorso.
Da San Nazario a Palinuro
15km, +317m, -568m
La tappa conclusiva del Cammino di San Nilo ci regala un percorso panoramico con l’arrivo sul Capo Palinuro da cui è possibile ammirare tutta la costa e, idealmente, l’intero tragitto che da Sapri ci ha portati fino a qui. La meta della frazione odierna è infatti, l’abitato di San Mauro la Bruca ma l’intero Cammino si conclude a Palinuro, seguendo il corso del fiume Lambro.
Con le sue spiagge sabbiose, Palinuro è premiata ogni anno con l'ambita Bandiera Blu. Godetevi un meritato riposo tra le onde del mare cristallino che saprà cullarvi col suo profumo inconfondibile.
Una volta terminata una nuotata rigenerante nelle stesse acque che accolsero il leggendario Enea, tuffatevi nella variegata cucina tipica del territorio. Un consiglio? I pizzicotti di marmellata di fichi non vi deluderanno.
Arrivederci Palinuro!
Dopo colazione fine dei servizi.
Palinuro è considerata una delle località più belle e suggestive del Cilento. D'altronde gli incantevoli scorci di Palinuro hanno rapito gli sguardi dei viaggiatori di ogni epoca, uno su tutti il leggendario Enea. E proprio all'eroe greco è legato questo borgo affacciato sul mare: il mito vuole che Palinuro fosse il nome del nocchiere che condusse Enea e il padre Anchise, fuori dalla città di Troia in preda alle fiamme. Un episodio raccontato da Virgilio che i palinuresi rievocano ogni anno ad Agosto.
Se avete tempo poi, consigliamo una gita in barca a Capo Palinuro per ammirare le grotte più belle della costa del Cilento, come la meravigliosa Grotta Azzurra, il paradiso degli appassionati delle immersioni subacquee.
Il viaggio include
Incluso
- 7 pernottamenti in camera doppia con colazione
- Transfer del giorno 2
- Descrizione dettagliata dell’itinerario e mappe
- Travel App (mappe, tracce, info itinerario)
- Trasporto bagagli
- Assistenza telefonica 8:00-21:00
- Assicurazione medico-bagaglio
Non incluso
- Viaggio a/r
- Pasti e bevande
- Ingressi e mance
- Tassa di soggiorno
- Quanto non indicato in “Incluso”
Periodo e prezzi
Supplementi
Informazioni Pratiche
Il tour prevede pernottamenti in semplici B&B ed hotel 3* selezionati.
Tutte le stanze hanno il bagno in camera.
7 colazioni incluse. Nessun altro pasto è compreso nella quota.
Ci occuperemo personalmente del trasporto dei vostri bagagli e, in caso di necessità, potrete chiamare il nostro numero di emergenza attivo dalle 8 alle 21. In qualsiasi momento il nostro staff sarà a disposizione per rendere la vostra vacanza serena e tranquilla.
Alcuni giorni prima della partenza riceverete:
- Lista Servizi (con le istruzioni per utilizzare la Travel App);
- Assicurazione medico-bagaglio.
Presso la reception del primo alloggio riceverete:
- Lista Servizi aggiornata;
- Etichette bagagli da applicare alle vostre valigie;
- Descrizione dettagliata dell’itinerario e mappe;
Come arrivare
IN TRENO. Sapri è sede di un importante Stazione ferroviaria RFI della linea Salerno-Reggio Calabria www.trenitalia.com
IN AEREO. Gli aeroporti più vicini a Sapri sono quelli di Salerno e Napoli.
IN AUTO. Sapri è attraversata dalla S.S. 18 Napoli-Reggio Calabria. Google.maps.com può essere d’aiuto.