Il Progetto

Lecce a Passo Migrante è rivolto a scuole e famiglie, cittadini italiani e migranti.
Il progetto vuole favorire l’inclusione socio-lavorativa dei cittadini migranti tramite la realizzazione di incontri culturali rivolti a scuole e famiglie, in alcuni dei quartieri multiculturali di Lecce.
Si darà occasione ai partecipanti di prendere parte ad una passeggiata per scoprire una Lecce differente, alternativa e vivace, quella vissuta dalle diverse comunità che la animano.
Le passeggiate saranno accompagnate dai Narratori Migranti, cittadini stranieri che racconteranno non solo la loro storia, le loro abitudini, il loro stile di vita, ma anche le peculiarità delle tante etnie che vivono quotidianamente la città. Saranno incontri interculturali, durante i quali si osserverà la città attraverso gli occhi del cittadino straniero, favorendo l'integrazione tra migranti e italiani.


 I Narratori Migranti

I Narratori Migranti arrivano da Europa, Africa, Asia e America e vivono in Italia da molti anni.
Ognuno di loro è giunto a Lecce e ha deciso di restarci in seguito alle più disparate motivazioni, così come differenti sono stati i loro tentativi di integrazione.
Hanno diverse provenienze, età ed esperienze, ma tutti con la stessa voglia di mettersi in gioco, di raccontare le loro fiere origini e le loro storie personali, curiosi di farsi conoscere e di conoscere. Hanno deciso di stabilirsi in Italia, ed è qui che hanno ricominciato la loro vita. Amano Lecce, si sentono a casa ed insieme a tanti altri come loro sviluppano nuove economie, diffondono culture, religioni, e stili di vita differenti, arricchiscono la città e donano una nuova immagine al territorio.


Le Passeggiate Migranti

Le Passeggiate Migranti sono degli incontri interculturali che si svolgono tra le vie di Lecce, in quei quartieri che in epoca storiche differenti hanno subìto cambiamenti conseguenti ai fenomeni di migrazione; luoghi spesso nascosti e poco considerati, a volte trascurati e poco conosciuti, ma che si svelano al visitatore attento e curioso.
Durante questi incontri i Narratori Migranti condurranno i visitatori nei loro quartieri, narrando la loro storia e quella delle tante comunità che abitano questi luoghi. Sveleranno la Lecce che vivono quotidianamente, raccontando il loro punto di vista, le loro paure e le loro speranze attraverso la rilettura di vicoli, storie, volti, esperienze, profumi e sapori etnici.

Contatta chiamando il nostro ufficio al numero 0832 182 68 68 oppure scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.per prenotare la tua passeggiata o per richiedere maggiori informazioni.


 I Narratori Migranti si descrivono

TANIA

Mi chiamo Tania Arellano Martínez, sono spagnola di Madrid e ho sempre saputo che il mio destino mi avrebbe portato in Italia. Ho 36 anni e abito a Lecce da 3 con la mia famiglia, quella che ho formato io, con Arturo, il mio compagno di Erasmus ritrovato dopo 10 anni, e il nostro fantastico bambino. Negli ultimi anni prima di arrivare collaboravo come educatrice sociale in diversi ambiti: persone con disabilità intellettuale, giovani immigrati e anche con i bambini.
Sono molto contenta a Lecce: è cosi bella che passeggiarla basta per sentirsi bene. Mi piace avere un ritmo più lento, una casa tranquilla senza rumori, poter arrivare ai posti camminando se voglio, avere il mare vicino... Dalla mia finestra sempre sembra la stessa ora: a Madrid i rumori mi facevano capire il momento della giornata, qua il tempo sembra essere "sospeso".
Voglio essere una Narratrice Migrante per scoprire curiosità di questa città e di me stessa, e dimostrarvi che italiani e spagnoli non sono poi così uguali!! anche se andiamo molto d’accordo :)

 

VINUJAH

Il mio nome è Vinujah Selvendiran e sono Tamil, originaria dello Sri Lanka. Sono arrivata in Italia con mia madre quando avevo 2 anni, per ricongiungerci con papà, che ha fatto quasi il giro del mondo per andare a vivere in Canada, ma invece è finito a Lecce!
Ho frequentato tutte le scuole qui e sono laureata in Lingue e Letterature Straniere: la passione per le Lingue viene da mio nonno che ne parlava veramente tante.
Essendo cresciuta qui, mi considero parte integrante di questa società, ma ci sono voluti impegno e fatica per riuscire ad essere una ragazza straniera che sa muoversi in una città che è ancora poco aperta al diverso, nonostante, per la sua posizione, sia sempre stata un importante punto di passaggio e di insediamento di tantissime comunità migranti.
Sono diventata un Narratore Migrante spinta dalla curiosità e la voglia di scoprire che spero possano essere trasmesse a chi verrà a passeggiare con noi.

 

KUMUTHA

Io mi chiamo Kumutha, sono nata a Tellippalai, piccola città dell Sri Lanka e sono indu’. Sono arrivata con volo diretto a Roma nel 2007. Ho sposato Ragulan in Italia, anche lui dello Srilanka, e da allora il mio nome completo è Ragulan Kumutha. Per fortuna sia io che Ragulan abbiamo qui tutte le nostre famiglie. In Sri Lanka studiavo ingegneria elettronica all’università e ho interrotto per la guerra. In Italia ho frequentato fino alla scuola media perché non riconoscevano i miei studi. Attualmente sto lavorando la mattina in un laboratorio di analisi. Io sono molto timida e da sempre convivo strettamente con la mia cultura, ma quando, nel 2010, ho aperto il mio internet point ho conosciuto tante persone con diverse nazionalità e adesso ho tanti amici. Secondo il mio punto di vista i leccesi son bravi e sono curiosi di conoscere chi viene da altri paesi. Essere un Narratore Migrante mi e' piaciuto molto: ho imparato tante cose nuove sulle altre culture e sulla città in cui vivo.

 

MAMADOU

Sono Ndoye Mamadou e sono nato nel 1968 a Bignona nel sud del Senegal. Ero studente della facoltà di Scienze Naturali a Dakar e ho lasciato la mia terra nel ’93 con destinazione Europa sperando di poter continuare i miei studi. Purtroppo è stato impossibile per mancanza di documenti e così ho raggiunto mio fratello Abdoulaye a Lecce e mi sono messo nel commercio come ambulante.
Nel '96 ho ottenuto il mio permesso di soggiorno e ho trovato lavoro come assistente ad un anziano signore di Surbo dove ho vissuto per due anni con la sua bellissima famiglia. Dopo la sua morte sono tornato a dedicarmi al commercio e ho aperto un negozio di oggetti etnici all’ingrosso: ho visitato così molti paesi e ora faccio le fiere in tutta Italia.
A Lecce ho tanti amici e mi sono integrato bene, ho 2 bambini che sono nati qui. L’accoglienza è stata abbastanza forte ma non sono mancate le difficoltà.
Dopo tanti anni sento di non appartenere più solo al mio paese di origine ma piuttosto di essere un cittadino multinazionale: e spero di trasmettere questo messaggio a chi ascolterà i miei racconti.

 

HOSSEIN

Sono Hossein Arbabi e sono nato 56 anni fa a Teheran. Sono sposato con Rita, leccese, e abbiamo 3 figliole: Shirin, Carlotta e Giulia.
In Iran ero uno studente e dopo la rivoluzione iraniana sono stato tra i primi a venire in Italia per studiare all’Università e dopo 30 anni sono ancora qui.
Da Milano, dove vivevo con mia moglie, siamo venuti a Lecce per consiglio del pediatra : mia figlia aveva bisogno di aria di mare! Sono un commerciante di Tappeti Persiani e il referente del Touring Club iraniano in Italia. Sto scrivendo un libro sulla mia vita usando il cibo e la cucina, mia grande passione, come fili conduttori. Ho viaggiato in più di trenta Nazioni e grazie al mio carattere aperto non  mi sono mai sentito straniero in nessun posto; sempre pronto a provare cose nuove ho conosciuto Lecce e il Salento in bicicletta e ho imparato a ballare persino la Pizzica!

 

FLORENCE

Sono Florence Torres Jacome, nata a Quito, in Ecuador. Ho conosciuto mio marito Carlo nel mio paese: lui lavorava nella Cooperazione Internazionale italiana e mio padre nella FAO nello stesso ramo, così che dall’approfondimento di tematiche sociali è nato un grande amore. Subito dopo la nascita di Gabriel in Ecuador ci siamo trasferiti in Italia, a Lecce, dove ho insegnato per più di 20 anni Spagnolo a scuola e nelle università, promuovendo, inoltre, il Commercio Equo e Solidale come Responsabile Marketing. Quando poi è nato Pierpaolo, avendo meno tempo a disposizione, ho fatto da interprete in alcune importanti manifestazioni, come la visita di Rigoberta Menchù Tum, Premio Nobel per la Pace nel 1992. Continuo tutt’ora con impegni di questo tipo collaborando con progetti saltuari a Roma.
Diventare un Narratore Migrante è una bellissima opportunità di dialogo con tutti e i giovani in particolare: la promozione di culture diverse rappresenta una grande ricchezza, soprattutto in questo particolare momento storico. Bisogna stare uniti per creare un mondo diverso, più tollerante e più equo.

 

ANIS

Sono Anis Kefi, sono tunisino e ho 35anni. Nel mio paese ero un studente di scuola superiore, con indirizzo elettrotecnico. Quindici anni fa il mio destino ha scelto per me una vita un po' particolare, diversa da quella che pensavo durante la mia infanzia. Ho fato un "tuffo" in un altro mondo, ed è stata un’avventura completamente nuova e molto coraggiosa!! Ho conosciuto usi, costumi e una lingua differenti, e che mi hanno colpito molto. E' stata dura scegliere quale strada prendere in questo nuovo paese, ma mi sono fatto guidare dal destino. E così, naturalmente, il mio percorso vitale si è sviluppato favorevolmente, ma con non poche difficoltà, verso la vera Integrazione. Sono riuscito fortunatamente ad inserirmi anche nel campo del lavoro e del commercio internazionale. Ho conosciuto una bellissima donna, ed è nata Alyn, la nostra dolce vita. Il destino mi ha fatto da guida e, anche tornando nel passato, continuerei sempre a fidarmi di lui.

 

ANIA

Sono Ania Kitlas, nata nel 1985 nel Nord Est della Polonia. Iscritta a Relazioni Internazionali all’Università della polacca Torun, ho scelto per gioco Lecce come università del mio l’Erasmus, ed ora ci abito da circa sie anni; qui il mare mi ha conquistato l’anima e tutto il resto il cuore e la mente. Grazie a un gruppo di persone bellissime, italiane e non solo, attive nel sociale per l’integrazione, l’antirazzismo e l’attivismo artistico ho potuto scoprire i lati sia negativi che positivi di questa Finis Terrae, da terra d’arrivo per me a punto di partenza per nuove sfide e obiettivi. Da qualche tempo collaboro con un laboratorio artistico e con Kiio Candles produciamo candele d’arredo e di design 100% naturali: due attività che mi danno grande soddisfazione dal punto di vista umano. Lecce mi ha aiutato ad alleggerirmi dalle rigide regole tipiche dei paesi nordici, arricchendomi il cuore con i suio bellissimi paesaggi naturali. A volte però questa mi si rivela ostile dal punto di vista umano.

 


Il Corso per Narratore Migrante

Durante i mesi di marzo ed aprile 2016 i Narratori Migranti, attraverso incontri con professionisti ed esperti di comunicazione, turismo e didattica, imparano ad esprimere ciò che desiderano raccontare, costruendo le future “Passeggiate Migranti”. Docenti per un giorno o più, i nostri amici si raccontano di seguito.

 

Federica Epifani

Sono Federica, gallipolina di nascita, brindisina di formazione e leccese di adozione. Nella città barocca ho prima frequentato l’università, laureandomi in Scienze della Politica, e poi, non potendo più fare a meno della pietra leccese e del profumo di rustico alle 11 di mattina, ho deciso di cimentarmi con un dottorato di ricerca in Social and Human Sciences. Sotto la guida del prof. Fabio Pollice (ordinario di geografia economico-politica) mi occupo di studiare le migrazioni ed i loro effetti nei contesti urbani.
Tra i geografi, è comune dire che la geografia si fa con i piedi, a voler sottolineare l’importanza dell’esperienza diretta nello studio del territorio. Non esiste frase più vera. Ed anzi, aggiungerei che la geografia si fa sì con i piedi, ma si fa anche con gli occhi e con le parole di coloro che si incontrano durante il proprio percorso di esplorazione; va da sé che la scoperta è un processo collettivo, di scambio e relazione continua. Incontrare i Narratori Migranti è stato e continua ad essere esattamente questo: non semplici lezioni, bensì uno scambio di esperienze e di vedute, e l’elaborazione congiunta di idee e riflessioni, per tornare a casa ognuno un po’ più ricco. Grazie a loro, ho iniziato ad esplorare una Lecce nascosta già tra le quattro mura della nostra aula…e se è vero che la geografia si fa con i piedi, non vedo l’ora di passeggiare con loro!

 

Gabriele De Giorgi

Ho 38 anni e sono un giornalista. Mi ritengo fortunato di poter svolgere un mestiere cui ho sempre guardato come uno dei miei possibili obiettivi. Durante l'incontro con gli aspiranti narratori migranti ho avuto la sensazione di avere attorno persone appassionate, magari ciascuna a modo proprio, all'idea di poter diventare parte integrante, attraverso un percorso di formazione per certi versi ambizioso e originale, di una comunità alla quale appartengono ma non ancora completamente. Io mi auguro che anche grazie alla loro esperienza si sviluppi una nuova idea di cittadinanza, inclusiva e rispettosa delle diversità.

 

Maddalena Serrati

Mi chiamo Maddalena Serratì e sono un medico. Mi è stato chiesto di tenere  una lezione su alcune nozioni di Primo Soccorso ad un gruppo di persone in formazione per diventare “Narratori migranti”. Non sapevo bene chi avrei avuto davanti, ma appena arrivata nell’aula ho capito di avere di fronte a me persone  che non si sarebbero accontentate di poche nozioni. Avevano voglia di sapere, di raccontare e di raccontarsi.  Grazie per avermi dato l’ opportunità di conoscere questa bella realtà. Buona fortuna.

 

Emanuela Rossi

Sono una nomade per natura, viandante per scelta e guida per professione. Quando cammino annuso i paesaggi, parlo con le piante, assaporo il vento e toccando le pietre ne ascolto le storie. Da tutte queste percezioni iniziano i miei racconti di viaggio, le mie riflessioni ambulanti e le parole che vado cercando per chi cammina insieme a me. Il mio passo è lento ma i miei pensieri corrono veloci, tra miti e ricordi personali, esperienze e avventure, letture e racconti di chi nel tempo mi ha accompagnato a cercare gli angoli della tranquillità.
Il vostro progetto mi è piaciuto dall'inizio per cui ho aderito senza remore. Chi ha partecipato al corso mi è sembrato molto motivato, attento e disponibile al confronto, con una buona dose di umiltà e curiosità.

 

Giulia Iacoboni

Sono nata e cresciuta a Rieti, e dal mio accento si sente eccome! Per lavoro sono stata spostata a Lecce 13 anni fa e da allora non sono più andata via: insegno Disegno di Moda presso l’IISS Antonietta De Pace e sono una grande comunicatrice. Sono una creativa e amo dipingere quando sono particolarmente felice, altrimenti non trovo ispirazione. Sia io che le mie 2 figlie viviamo in posti diversi da quelli in cui siamo cresciuti, siamo anche noi delle migranti e mi piace definirci "figlie del mondo", viaggiatrici che non si stancano di conoscere. Un’altra mia grande passione è la psicologia, e mi interessa così tanto che mi sono iscritta di nuovo all’università. Motore dei miei viaggi, fisici e "psicologici", la curiosità su tutto ciò che è diverso da me, e ciò che mi ha stregato di più del Salento e che mi ha fatto rimanere è il costante confronto con l’aspetto divino e sorprendentemente magico che questa terra possiede.
Amo tantissimo il contatto con la gente e sono attratta dalle altre civiltà e dalle persone differenti da me, per questo ho collaborato a questo progetto con un tremendo entusiasmo, e ora ho degli amici in più!